Scopri come scegliere lo scarpone da trekking che fa per te
Non è facile trovare lo scarpone da trekking perfetto, semplicemente perché non esiste. Ma con questa guida sarai immediatamente in grado di scegliere il più adatto ai tuoi piedi. Non ci credi? Concedici 2 minuti del tuo tempo e – prima di fare acquisti – leggi l’articolo fino in fondo: al termine le scarpe da escursionismo per te non avranno più segreti.
Quanti tipi di scarpone da trekking esistono?
Tralasciando lo scarpone da trekking specialistico, che potrai decidere di acquistare in futuro quando la tua passione ti avrà portato su sentieri particolari (canyon, fiumi, ghiacciai e via di spasso e divertimento), generalmente questo tipo di calzatura viene distinto in tre tipologie:
- Scarpe da escursionismo “alte” – La tomaia copre la gamba fin sopra la caviglia. È la soluzione migliore in assoluto, indipendentemente dalle temperature e dalle stagioni. Il piede viene avvolto e assicurato con maggiore efficacia, e questo riduce attrito e stress sulle piante e sulle dita. Immagina di dover percorrere un lungo tratto in ripida discesa: una buona allacciatura sulla caviglia eviterà al piede di scivolare verso la punta, scongiurando vesciche e dolorose conseguenze delle contusioni sulle unghie.
- Scarpone da trekking “mid” o “medio” – Probabilmente il più venduto tra gli esperti, perché grazie alle tecnologie più attuali e avanzate rappresenta il miglior compromesso fra leggerezza, comfort e tenuta al piede. Il “collo” copre in parte la caviglia, ma è quel che basta. L’unico limite, rispetto a quelle a collo alto, è che in presenza di guadi è più facile che l’acqua di torrenti e fiumi ci finisca dentro (inconveniente che può essere ovviato con calosce o stivali “tascabili”).
- Scarpone da trekking “basso” – Più leggero e fresco, è ideale per escursioni semplici, su strade sterrate e boschive, soprattutto nelle stagioni calde. È però del tutto inadatto a percorsi con terreno roccioso e pietroso e con forti pendenze. Noi le sconsigliamo, a meno di usarle per lo speed hiking o per il trial running.
La tomaia dello scarpone da trekking
La tomaia è la parte alta delle calzature da escursionismo. Può essere realizzata in tessuto, cuoio, mesh (il più traspirante), e può presentare rinforzi rigidi in plastica, gomma e persino leghe metalliche leggere.
Più è resistente e solida la tomaia più il piede sarà avvolto con sicurezza e stabilità: le fibre elastiche possono favorire un’eccessiva libertà del piede, facilitando anche in questo caso infiammazioni ed ematomi.
Non è tutto, dai un’occhiata al paragrafo successivo: contiene altre importanti informazioni sulla tomaia degli scarponi da trekking.
I peggiori “difetti” dello scarpone da trekking
Se uno scarpone da trekking ti farà soffrire la colpa sarà probabilmente imputabile ad uno di questi due fattori:
- Scarsa traspirabilità – Non c’è niente di peggio di una calzatura che non respira: in poco tempo durante le attività outdoor il calzino, per quanto tecnico possa essere, si inzupperà di sudore. Il che non comporta soltanto un generico malessere, ma anche una scarsa aderenza interna del piede che – scivolando in lungo e in largo – anche in questo caso si esporrà a vesciche e lividi alle unghie.
- Permeabilità – In escursione può capitare di frequente l’attraversamento di piccoli guadi, di pozzanghere e fango profondo, o di tratti innevati. Se la tomaia dello scarpone da trekking non è resistente all’acqua inevitabilmente gli arti inferiori si bagnano, con tutte le conseguenze che puoi immaginare (la più rischiosa: il freddo e persino l’assideramento).
Come risolvere? La risposta è semplice: la tomaia deve essere realizzata in materiale traspirante ed impermeabile. Il tessuto più noto che possiede queste capacità è il Goretex. Ne esistono anche altri tipi, più o meno famosi ed efficienti, ma sicuramente meno costosi.
Considera che i prezzi dello scarpone da trekking che adotta una tomaia traspirante ed impermeabile è sensibilmente più elevato. Ma val la pena investire in queste caratteristiche, perché un’escursione nella quale si prova disagio non è – per forza di cose – una bella esperienza.
Suola ed intersuola
Ecco altri due aspetti fondamentali dello scarpone da trekking:
- Suola – Deve assicurare un buon grip sui terreni più diversi (rocce, pietre, ma anche fondi scivolosi e fangosi), e allo stesso tempo deve sapersi difendere bene dall’usura: uno scarpone da trekking potrebbe deteriorarsi in poche settimane se il sotto pianta fosse realizzato in cuoio o gomma eccessivamente “tenera” come nelle comuni scarpe che usiamo quotidianamente.
- Le suole considerate universalmente migliori sono quelle a marchio Vibram – peraltro inventate da un escursionista italiano – ma tieni in conto che tenuta sul terreno e resistenza all’usura cambiano in funzione del tipo di mescola adottata dal produttore.
- Anche in questo campo esistono delle valide alternative, meno costose ma non per questo meno efficienti, come quelle firmate Michelin e Pomoca (e adottate anche da giganti del settore calzaturiero, come Salomon e Salewa).
- Intersuola – Posta tra la suola e le solette interne, a questa componente dello scarpone da trekking è affidato il compito di mediare fra comfort, tenuta e protezione dalle asperità del terreno. Più è sottile e morbida più è inadatta a fondi pietrosi e rocciosi, e viceversa. Esistono ottime vie di mezzo, che i negozianti specializzati usano classificare con minore e maggiore grado di “morbidezza”.
Allacciatura e nuove tecnologie nello scarpone da trekking
Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante – è proprio il caso di dire – nel settore dello scarpone da trekking. Su due fronti in particolare: il sistema di allacciatura ed i metodi per distribuire il serraggio del piede su tutto il suo dorso e soprattutto in corrispondenza della caviglia.
Non è facile orientarsi nelle numerose tecnologie brevettate e adottate dai più affermati brand specializzati, ma possiamo darti alcune indicazioni che ti aiuteranno senz’altro.
Le stringhe tradizionali non permettono di allacciare il piede su tutta la sua superficie, mentre quelle progettate per gli scarponi da trekking sono pensate proprio per questo. Non importa il materiale di cui sono costituite, ma sono fondamentali due aspetti:
- devono appunto consentire un’allacciatura uniforme, dalla punta al tallone, ed in questo gioca un ruolo fondamentale la disposizione degli occhielli;
- devono concentrare la tenuta maggiore sulla parte anteriore della caviglia, così da impedire al piede di scivolare in avanti durante le discese.
Su quest’ultimo punto si sono concentrati gli sforzi di tutti i laboratori di progettazione. Ad esempio Salewa adotta il sistema 3F, una sorta di telaio che assicura un’ottima presa proprio sulla caviglia. O Salomon con il suo Sensifit, e poi Scarpa, La Sportiva, Merrel, Aku e tante altre aziende.
Come trovare la misura giusta per te
Siamo arrivati al clou di questa mini-guida. Molti a questo punto ti consiglierebbero di acquistare un numero o due numeri in più, e non avrebbero affatto torto. Ma noi ti suggeriamo di fare come segue:
- In negozio inizia col calzare uno scarpone da trekking di una taglia superiore rispetto al tuo numero.
- Indossa un calzino particolarmente spesso (i commessi dovrebbero averne qualcuno disponibile per i clienti).
- Stringi bene i lacci, ma senza arrivare a soffrire. La scarpa deve aderire bene su tutto il piede, devi sentire una presa sicura e salda.
- Spingi con forza la mano sulla punta della scarpa per individuare la posizione del tuo alluce: rispetto alla tomaia deve esserci almeno mezzo centimetro di spazio libero. In caso contrario prova una misura o mezza misura in più o in meno.
- Importante! Ora sali su di una pedana inclinata (ogni negozio specializzato ne ha una, o almeno dovrebbe) e percorrila in discesa forzando la spinta dei piedi in avanti: se nonostante tutto il tuo impegno le dita non toccano la punta della calzatura hai fatto centro!
È tutto. Ora sei perfettamente in grado di scegliere e acquistare lo scarpone da escursionismo che fa per te. Con il tempo la passione probabilmente ti spingerà a comprare diversi modelli con differenti destinazioni d’uso, ma sarà sempre e solo uno lo scarpone da trekking preferito.
Vuoi dirci qual è il tuo attraverso i commenti? ?